La gravidanza che sogni non esiste!

Abbiamo parlato spesso delle aspettative e il periodo della gravidanza, talvolta, ne crea delle articolate e di elevata perfezione.

Soprattutto se interiorizziamo i racconti delle mamme con gravidanze da copertina.

Capita così che la nostra idea di gravidanza, di travaglio e di parto non rispecchiano l’idea che avevamo in testa.

E hai trascorso settimane a letto…

… un travaglio infinito

… e sei passata dal sognare un parto naturale ad un taglio cesareo.

Gli scenari sono i più disparati, ma se ti riconosci anche solo in uno di questi momenti e quello che porti dentro sono un senso di frustrazione, impotenza e sconfitta sappi che non sei sola ed è naturale ciò che provi, anche se tutto è filato liscio.

Quando le mamme si approcciano allo yoga in gravidanza lo fanno spesso per acquisire tonicità ed elasticità del pavimento pelvico, per mantenersi in movimento e aiutare la circolazione.

Tutti ottimi motivi!

Ma un tema che non trascuro nei nostri incontri è quello di rimanere connesse al corpo.

All’avere degli obiettivi ma anche allenarsi a vivere il momento, il qui e ora, per quello che è. Nella complessità che porta con se, senza mitizzarlo. Facendo sì che quanto vissuto non diventi un ostacolo o peggio ancora arma letale che ci infanga dall’interno.

Riconoscere ciò che sentiamo, senza normalizzarlo e ridurlo per attenuare la sua portata è la possibilità perché il nostro dolore si trasformi in un nuovo punto di forza.

A tal proposito qualcuno disse: “Partorirai con gran dolore”

Quindi prendendo come spunto questa grande verità, non ci rimane che far diventare quel dolore il nostro ALLEATO migliore.

THE CREATION OF MAN – #Birthundisturbed Opera della fotografa inglese, Natalie Lennard

THE CREATION OF MAN – #Birthundisturbed Opera della fotografa inglese, Natalie Lennard